La Scalinata Potëmkin: a Odessa l’esaltazione del rapporto tra architettura e cinema

Mostra internazionale al Museo Pietro Griffo: ponte culturale tra Agrigento e Ucraina.

(3 crediti formativi per gli architetti)

Lunedì 16 ottobre, alle 10 sarà inaugurata la mostra internazionale “Odessa Steps – La Scalinata Potëmkin fra cinema e architettura”, allestita al museo Pietro Griffo di Agrigento. Un ponte culturale ideale che unisce Agrigento all’Ucraina, un inno al valore della pace a pochi passi dal tempio della Concordia, simbolo di fratellanza e unione tra i popoli, parte un messaggio di vicinanza, di speranza, che anela alla pace per raggiungere i territori ucraini martoriati dalla guerra.

È questo l’obiettivo della mostra internazionale promossa dal Polo territoriale di Agrigento dell’Università degli studi di Palermo in collaborazione con l’Università Politecnica di Lviv (Ucraina), con l’Archivio di Stato di Odessa e con il MAN_Museo di arte contemporanea di Nuoro.

La realizzazione dell’esposizione è a cura del presidente del Polo universitario Giovanni Francesco Tuzzolino e Federico Crimi con il contributo di Paolo De Marco ed il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento.

La mostra, che assume un forte valore di sostegno e vicinanza culturale e civile alle istituzioni ucraine in un difficile momento storico segnato dalla guerra con la Russia,  è dedicata alla storia e al mito della scalinata di Odessa, città d’arte sul Mar Nero, rinominata dalla cultura popolare la “Scalinata Potëmkin” in seguito alla fortuna del celeberrimo film di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn “La corazzata Potëmkin” del 1925. La scalinata fu progettata dall’architetto Francesco Carlo Boffo,  una figura di grande interesse, sia per la sperimentazione architettonica di temi legati allo spazio urbano, che per il suo ruolo di interprete della cultura architettonica italiana, già vivissima fra Russia e Ucraina sin dalla ricostruzione del Cremlino di Mosca nel Rinascimento. Cultura che ha contribuito ad alimentare  gli aspetti multiculturali di Odessa, città  cosmopolita (non a caso) dal nome greco.

Architettura e cinema si alterneranno dunque lungo il percorso segnato dalla mostra, caratterizzato da una interessante analisi costruttiva della scalinata, scandita dai fotogrammi di un film che ha fatto scuola e che esalta, nelle sue stesse riprese, i dettagli formali scenografici della celebre rampa.

Al taglio del nastro, che avverrà alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, seguiranno i saluti istituzionali di: Massimo Midiri, rettore dell’Università degli Studi di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento e Filippo Romano, prefetto di Agrigento.

A seguire, interverranno Giovanni Francesco Tuzzolino, presidente del Polo territoriale Universitario di Agrigento; Giuseppe Parello, commissario del Consiglio del Parco archeologico Valle dei templi; Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico Valle dei templi e Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Agrigento.

La cerimonia di inaugurazione sarà arricchita dall’intervento artistico dell’attrice Barbara Capucci.

Gli architetti iscritti all’Ordine sono invitati a partecipare all’inaugurazione della mostra (3 cfp) che sarà visitabile a titolo gratuito tutti i giorni sino al prossimo 20 novembre.

 

Ulteriori notizie

La mostra restituisce la vicenda storica e narrativa della scalinata simbolo di Odessa attraverso l’esposizione di un maestoso modello in legno realizzato con il contributo di docenti e ricercatori del Polo territoriale universitario di Agrigento. Il grande plastico di cinque metri riproduce fedelmente la scalinata e il contesto urbano. Un piccolo capolavoro da ammirare da vicino, da toccare con mano.

L’esposizione si arricchisce, poi, di immagini d’epoca, dei disegni forniti eccezionalmente dall’Archivio di Stato di Odessa, carte originali in prestito da prestigiosi istituti italiani, fra cui la biblioteca nazionale centrale di Firenze e l’Archivio storico di Torino, oltre alla fedele ricostruzione dei disegni architettonici. Tutto ciò esalterà gli aspetti culturali di una pellicola che ha universalmente divulgato questa opera d’arte dell’architettura dell’Ottocento, trasformando la scena di Odessa quale icona del grande schermo, grazie al serrato, violento e drammatico montaggio della famosa sequenza di Ėjzenštejn, scolpita nell’immaginario comune. La sala del museo Griffo diventerà dunque, per poco più di un mese, un’aula immersiva dove scorreranno le immagini e i suoni di quello che fu il tristemente famoso massacro di Odessa e, contestualmente, le immagini delle video-installazioni a cura di Storyville: un’esperienza emozionale e multisensoriale unica nel suo genere.

Scarica: Locandina mostra Odessa

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