Conferenza Nazionale Ordini Architetti Italiani del 12 e 13 maggio 2022: L’accusa del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento

Dura critica del Presidente del nostro Ordine alle attività del Consiglio Nazionale degli Architetti, durante il primo anno del mandato 2021-2026.

In particolare, il Presidente La Mendola, intervenendo in occasione della Conferenza Nazionale degli Ordini italiani dello scorso 12 maggio, ha bacchettato il nuovo Consiglio Nazionale per la scarsa incisività mostrata nella gestione dei rapporti con le istituzioni, in merito al pacchetto di provvedimenti che riguardano il Superbonus ed in merito alla legge delega, in dirittura d’arrivo alla Camera, con la quale il governo sarà delegato a redigere un nuovo codice dei contratti.

Ecco la registrazione video dell’intervento:

Ecco anche il  Report di fine mandato 2016-2021, con gli obiettivi raggiunti nel settore dei lavori pubblici, che, in mancanza di un pronto rilancio delle attività del CNAPPC, rischiano di essere vanificati dalla nuova riforma del codice dei contratti, lanciata dalla legge delega all’esame della Camera.

Sul tema del “Superbonus”, il Presidente La Mendola ha stigmatizzato la mancata presa di posizione del Consiglio Nazionale alle attività parlamentari che hanno introdotto una serie di restrizioni sulla cessione dei crediti e sanzioni pesantissime (e fuori luogo) a carico dei liberi professionisti incaricati delle asseverazioni, evidenziando che tali condizioni rischiano seriamente di compromettere un percorso virtuoso per riqualificare  il patrimonio edilizio del Paese; percorso che, nel corso del 2021, aveva notevolmente incrementato il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese e raddoppiato il fatturato delle imprese del settore edile.

Sul tema della legge delega, il Presidente La Mendola ha contestato i contenuti del Disegno di Legge all’esame della Camera, paventando il rischio che gli obiettivi raggiunti dal Consiglio Nazionale nel settore dei lavori pubblici, durante lo scorso mandato, possano essere cancellati dal nuovo codice dei contratti.

Nel corso dell’intervento, sono stati ricordati gli obiettivi più importanti raggiunti dal Consiglio Nazionale, durante il precedente mandato, con il Decreto Legislativo 50/2016 e soprattutto con il cosiddetto “Decreto Correttivo” del 2017, al fine di restituire potere contrattuale ai professionisti di talento,  di rilanciare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio e di  aprire il mercato alle strutture professionali medio-piccole. Obiettivi che rischiano di essere “annullati” dalla riforma del codice dei contratti, lanciata dalla legge delega contestata.

L’intervento di Rino La Mendola si chiude con l’invito al Consiglio Nazionale in carica a riprendere il percorso già tracciato dallo stesso CNAPPC durante il mandato 2016-2021 e ad ascoltare la base, accogliendo i contributi che possono offrire gli Ordini Provinciali.

In particolare, sono questi gli obiettivi raggiunti, a cui ha fatto riferimento il Presidente La Mendola

Obiettivi raggiunti con il D.Lgs.50/2016 e ss.mm.ii.

  • Nei concorsi, viene garantito libero accesso ai giovani e comunque ai professionisti in grado di produrre progetti di qualità, sebbene non siano in possesso di requisiti economico-finanziari. L’art.152 comma 5 stabilisce, infatti, che i requisiti speciali possono essere dimostrati dal vincitore a valle della procedura concorsuale, nella fase di affidamento dei livelli successivi della progettazione.
  • E’ stato notevolmente ridotto il peso dei requisiti economico-finanziari per la partecipazione alle gare negli affidamenti di S.A.I.  (esempio: il fatturato degli ultimi  anni può essere sostituito da un’adeguata polizza di assicurazione) (art.83 comma 4 lettera c)..
  • E’ stata abolita la cauzione provvisoria a carico del professionista per la partecipazione a gare per l’affidamento della progettazione (art.93 co. 10).
  • Nelle concessioni, sono stati drasticamente ridotti gli affidamenti in house: i concessionari devono adesso affidare almeno l’80% dei lavori e dei servizi  (compresi i S.A.I.) a soggetti terzi (art.177).
  • L’appalto integrato è stato notevolmente ridimensionato.  Infatti, l’art. 54 comma 1, stabilisce espressamente che tale procedura è vietata, tranne che in casi particolari.
  • E’ stato sancito l’obbligo, per le stazioni Appaltanti, di calcolare l’importo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria, facendo riferimento al cosiddetto “Decreto Parametri”  (art.24 comma 8).
  • E’ stato introdotto il divieto per le stazioni appaltanti di subordinare la corresponsione dei corrispettivi spettanti ai professionisti al finanziamento dell’opera (art. 24 comma 8 bis, primo periodo).
  • E’ stato introdotto  il divieto per le stazioni appaltanti di  affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di  “forme di  sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti  (art. 24 comma 8 ter).
  • E’ stato prescritto che nella convenzione stipulata tra committente e professionista  vengano  stabilite le modalità di pagamento  dei corrispettivi  ai  professionisti incaricati, nel rispetto del c.d. Decreto Parametri  (art. 24 comma 8 bis, secondo periodo).

Il  comma 8 bis,  ha  inoltre  ripristinato  l’efficacia  degli articoli  9  e  10   della vecchia tariffa (L.143/1949), conseguendo la riconquista dei seguenti diritti al professionista:

  • Deposito, da parte del committente, delle somme che il professionista ritiene necessarie in relazione all’ammontare presumibile delle spese da anticipare.
  • Acconti, in corso d’opera sino al 90 per cento degli onorari spettanti, allo stesso professionista, per la parte di lavoro professionale già eseguita.
  • Saldo dei corrispettivi dovuti  entro 60 giorni dalla consegna della fattura; dopo di che sulle somme dovute e non pagate decorrono a favore del professionista gli interessi legali ragguagliati al tasso ufficiale di sconto stabilito dalla Banca d’Italia.
  • In caso di sospensione per qualsiasi motivo dell’incarico, diritto all’onorario per il lavoro eseguito, con le maggiorazioni di cui all’art.18 della stessa L.143/1949.

Altri  obiettivi raggiunti durante lo scorso mandato

  1. la redazione dei Bandi Tipo per i Concorsi e per gli affidamenti dei Servizi di Architettura e Ingegneria;
  2. la costituzione di una piattaforma informatica su cui i concorsi possano viaggiare veloci, sfatando il luogo comune che attribuiva erroneamente tempi lunghi  a tali procedure;
  3. la costituzione di un Osservatorio Nazionale sui Concorsi e sui Servizi di Architettura e Ingegneria al fine di monitorare la correttezza dei bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti sul territorio nazionale.

 

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