Il 2022 ha lanciato l’Ordine degli Architetti di Agrigento, quale soggetto promotore dello sviluppo socio-economico del territorio provinciale
L’anno appena trascorso ha registrato un notevole impegno dell’Ordine degli Architetti, non solo nel proprio ruolo istituzionale – finalizzato a garantire la tutela dei principi deontologici, la formazione e l’aggiornamento professionale dei propri iscritti- ma soprattutto nel ruolo di soggetto promotore di iniziative finalizzate a ridurre il gap infrastrutturale del territorio provinciale ed a supportare gli Enti beneficiari nella fruizione del “Fondo concorsi di progettazione”, con l’obiettivo di acquisire progetti di qualità, utili per realizzare nuovi interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana della nostra terra con le risorse del PNRR e della programmazione comunitaria 2021-2027.
<Grazie all’impegno delle stesse amministrazioni interessate ed al nostro contributo tecnico e logistico, afferma il Presidente Rino La Mendola, il Libero Consorzio ed i Comuni di Grotte, Montevago, Racalmuto e Raffadali hanno bandito 5 concorsi di progettazione, attraverso i quali saranno presto acquisiti i progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi alla costruzione di una scuola a Canicattì (Libero Consorzio) ed alla riqualificazione del Calvario di Grotte, delle vie Garibaldi e Regina Margherita di Racalmuto, del Villaggio della Gioventù di Raffadali e dell’Antica Montevago, distrutta dal sisma del 1968, per un importo complessivo di ben 24 milioni di euro>.
Sul tema delle infrastrutture, lo scorso 17 marzo, l’Ordine ha organizzato un Convegno, coinvolgendo esperti di caratura internazionale come il Prof. Enzo Siviero e le varie componenti della società civile agrigentina, che hanno condiviso un documento con il quale, a gran voce, è stato chiesto alla politica un piano speciale di investimenti finalizzati a ridurre il gap infrastrutturale della nostra terra, attraverso la realizzazione di un aeroporto raggiungibile in meno di un’ora, il completamento dell’anello autostradale siciliano, la riqualificazione della viabilità interna, il potenziamento dei porti, la realizzazione della linea ferrata dell’alta velocità ed il ponte sullo Stretto, che riteniamo indispensabile per richiamare investimenti sulle reti stradali e ferrate e sui porti, che non troveranno attuazione sino a quando il lento attraversamento dello Stretto avverrà attraverso i traghetti.
Sul tema dell’economia, lo scorso 3 giugno, l’Ordine ha tenuto un convegno di notevole spessore sui nuovi scenari economici determinati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina e sulla gestione dei fondi del PNRR, in occasione del quale, oltre ai rappresentanti delle autorità locali ed al Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Cancelleri, sono intervenuti relatori di chiara fama internazionale, come Lorenzo Bellicini, Lilia Cannarella e Gianluca Peluffo.
Per quanto riguarda la formazione e l’aggiornamento professionale, unitamente alla Fondazione Architetti nel Mediterraneo, presieduta da Piero Fiaccabrino, sono stati tenuti una serie di corsi sui temi della sicurezza nei cantieri, della deontologia, del superbonus 110%, della progettazione digitale (BIM), dei Criteri Minimi Ambientali (CAM), del marketing e dell’avvio alla professione dei giovani architetti, iscritti all’Ordine da meno di 5 anni.
Nell’ambito dell’edilizia, nella fase in cui i Comuni dovevano recepire, con eventuali integrazioni, il Regolamento Edilizio Unico Regionale (in pieno ferragosto), l’Ordine, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, ha redatto un documento con un pacchetto di “regole integrative” condivise dagli addetti ai lavori, poi proposte ai Comuni della provincia, con l’obiettivo di uniformare i regolamenti sul territorio provinciale esaltando la qualità del progetto, valorizzando i centri storici, promuovendo la rigenerazione urbana e garantendo una efficace semplificazione.
Altre iniziative importanti, svolte durante il 2022, riguardano il Progetto “MonumentiAmo”, oggi in fase di completamento, attraverso il quale stiamo rilevando e censendo le condizioni di sicurezza dei beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Agrigento ed il Progetto “Abitare il Paese”, con il quale abbiamo coinvolto i giovani studenti dell’istituto Agrigento-Centro, in proposte progettuali per una riqualificazione urbana di alcuni spazi della città, esaltando il “punto di vista” dei ragazzi.
<Sono tutte attività, conclude La Mendola, portate avanti con successo ed entusiasmo da un consiglio impegnato e competente, che ha peraltro ben capitalizzato il fattivo prezioso contributo offerto dalla Fondazione Architetti nel Mediterraneo>.
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