Approvato in Giunta Regionale il Disegno di Legge per il recepimento del Decreto Salva Casa: la soddisfazione degli architetti

Tavola rotonda Convegno “Salva Casa”

La Mendola: E’ un buon disegno di legge che, se perfezionato con un paio di emendamenti, potrebbe superare una serie di criticità della norma nazionale, promuovendo concretamente la rigenerazione del costruito.

“E’ un passo importante per allineare la normativa regionale al cosiddetto Decreto Salva Casa (DL 69/2024, convertito in legge 105/2024), norma nazionale che promuove la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente”.

Con questa parole il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento Rino La Mendola, esprime la propria soddisfazione per l’avvenuta approvazione del Disegno di Legge redatto dall’Assessore del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, On. Giusi Savarino, per il recepimento della norma nazionale che, lo scorso 27 ottobre, era stato al centro del dibattito alimentato dal convegno organizzato, sul tema, dall’Ordine degli Architetti, in partnership con il Sole 24 Ore, con l’ANCE e con il sistema ordinistico delle professioni tecniche.

Sala gremita Convegno “Salva Casa”

Siamo orgogliosi, continua La Mendola, di avere in qualche modo stimolato, con le nostre attività, la redazione e l’approvazione in giunta del Disegno di Legge. Adesso aspettiamo il passaggio in IV Commissione dell’ARS, dove, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, presenteremo un paio di emendamenti finalizzati a garantire il superamento di alcune criticità della norma nazionale ed una ulteriore semplificazione delle procedure. Tra le criticità da superare, ricordiamo la necessità di svincolare le cosiddette tolleranze costruttive da adempimenti che appesantirebbero i procedimenti amministrativi e di garantire, per le stesse tolleranze, il regime paesaggistico semplificato di cui all’articolo 2, comma 1 del DPR 31/2017”.

“Tutto ciò, conclude il Presidente degli Architetti, nella consapevolezza che se vogliano rigenerare concretamente il costruito, abbiamo bisogno di strumenti normativi che rendano più semplici e più convenienti, per i cittadini, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, rispetto ad interventi invasivi che impongono nuovo consumo di suolo”.

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