Ieri mattina 29 gennaio, in una gremita sala Zeus del museo Griffo, si è svolto il simposio sul tema “Musealizzazione dei siti archeologici – Museo su misura” promosso dall’Ordine degli Architetti e dalla DMO Distretto turistico Valle dei Templi, in occasione del gemellaggio Sicilia-Corea del Sud , che si svolgerà durante il 2024 nel contesto del 140°anno delle “Relazioni diplomatiche tra Corea del Sud e Italia” e nel contesto delle attività di “Agrigento Capitale Italiana della cultura 2025”.
la Sala Zeus gremita di partecipanti
L’incontro, coordinato dal giornalista Stelio Zaccaria, è cominciato con i saluti del Sindaco Franco Micciché; di Antonio Di Fresco, console onorario della Repubblica di Corea per la Sicilia; di Costantino Ciulla, Assessore comunale alla Cultura; di Massimo Signorelli, Vice Prefetto Vicario di Agrigento e del Dirigente del Museo Griffo Giuseppe Avenia.
Da sinistra: il Console Onorario della Corea per la Sicilia Dott. Antonio di Fresco, L’Amm/re delegato del Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa, il Sindaco di Agrigento Franco Micciché, il moderatore dei lavori Stelio Zaccaria, il Presidente dell’Ordine Rino La Mendola ed il Vice Prefetto Massimo Signorelli
A seguire, dopo gli interventi di apertura del Presidente dell’Ordine Rino La Mendola e dell’Amministratore delegato del Distretto Turistico Valle dei Templi Fabrizio La Gaipa, hanno relazionato il Dott. Giuseppe Avenia e la Dottoressa Donatella Mangione dell’Ente Parco, il Prof. Giacomo Minio, docente di Economia applicata ai Beni culturali all’Università degli Studi di Palermo e l’ospite d’onore: l’architetto Youn Jae-Won, che ha evidenziato le similitudini fra il museo coreano e quello agrigentino, volute dallo stesso architetto, con l’obiettivo di divulgare in Corea del Sud i modelli italiani di tutela conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
4: Relazioni Avenia-Mangione;
5: Relazione Prof. Giacomo Minio
6: Relazione dell’ arch. Youn Jae-Won.
“Questa è la prima tappa di un percorso che vedrà la Sicilia coinvolta in una serie di attività di gemellaggio con la Corea – afferma Rino La Mendola – L’obiettivo principale dell’evento è quello di diffondere i modelli italiani di tutela e valorizzazione dei Beni culturali in Corea dove c’è grande apprezzamento per l’architettura quale strumento per la crescita economica e per radicare l’identità del Paese, specie dopo la divisione delle due Coree, a seguito degli effetti della seconda guerra mondiale. Se i coreani hanno dunque qualcosa da apprendere dal nostro Paese in merito al sistema di tutela e valorizzazione dei Beni culturali, di contro, noi abbiamo da imparare tanto da loro soprattutto per la fiducia posta nei confronti dell’Architettura quale motore di sviluppo urbanistico e socioeconomico delle città e quale strumento per radicare l’identità culturale delle proprie comunità”.
L’intervento di apertura del Presidente La Mendola
“Si tratta – commenta Fabrizio La Gaipa – di un momento storico per Agrigento che per anni è stata additata quale esempio di maltrattamento dei Beni culturali, della bellezza e della cultura. Adesso Agrigento non solo è Capitale della cultura, di nome designata, ma lo diventa nei fatti perché una delegazione della Corea del Sud viene da noi per importare nel proprio Paese il nostro modello di tutela a valorizzazione dei Beni culturali. Noi, dunque, oggi siamo l’esempio non solo italiano ma a livello globale di come si fa la valorizzazione dei beni culturali”.
Intervento di apertura di Fabrizio La Gaipa;
Uno scambio che comincia dai Beni culturali, come sottolinea il Sindaco Micciché: “Gli amici coreani sono venuti qui per vedere come tuteliamo i nostri Beni Culturali e, nel frattempo, noi impariamo tantissimo da coloro che rappresentano una grande cultura. Si è raggiunto un protocollo d’intesa e stiamo lavorando insieme. Questo è uno dei tasselli che andiamo ad aggiungere a quel grande passo che sarà il 2025”.
l’intervento del Sindaco Micciché
L’idea della similitudine tra il museo Griffo e la sala Pagoda del museo di Seul, nasce trent’anni fa quando l’architetto Youn Jae-Won ne ha avuto idea “guardando al Telamone – racconta – Idea che ho applicato alla sala della Pagoda nel museo di Seul, provando una grande soddisfazione comunque non paragonabile a quella indotta dalla sala Zeus del Museo Griffo, dove sono riusciti a mettere in piedi il Telamone. Oggi siamo qui per riflettere e mettere la prima pietra per la realizzazione di un confronto culturale tra Agrigento e Seul, Italia e Corea del Sud, grazie anche alla collaborazione di altri professionisti coreani che con piacere hanno aderito all’iniziativa culturale, archeologica e museale”.
L’intervento dell’architetto Youn Jae-Won è stato molto apprezzato, specie nel momento in cui la platea si è resa conto della grande capacità dell’architetto coreano di trasporre gli effetti della sala Zeus alla sala della Pagoda di Seul, in un contesto architettonico e culturale diverso.
l’architetto Youn Jae-Won
Presenti al simposio, anche il Vice Prefetto Vicario, Dottor Massimo Signorelli, che ha sottolineato l’importanza dell’evento per consolidare i rapporti tra l’Italia e la Corea, proprio nell’anno in cui ricorre il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi
Il Vice Prefetto Vicario Massimo Signorelli
ed il Console della Corea per la Sicilia Antonio Di Fresco, che ribadisce come l’obiettivo principale del Consolato “sia anche di promuovere le relazioni culturali ed economiche tra i due Paesi. Quest’anno la Corea e l’Italia festeggiano i 140 anni dell’inizio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi e, quindi, quando ho saputo del gemellaggio, sono stato particolarmente felice, non solo per l’evento senza dubbio interessante, ma anche perché ricade in quest’anno molto importante, perché precede il 2025: anno in cui Agrigento sarà capitale italiana della cultura. Mi auguro che questo gemellaggio sia l’inizio di relazioni tra i due Paesi. Ho già dato la mia disponibilità a fornire l’assistenza e l’aiuto per promuovere e continuare in queste attività”.
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